
Teatro dei Servi
drammaturgia e regia Roberto Latini
con Roberto Latini e Federica Carra
musiche e suono Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica Max Mugnai
costumi Daria Latini
video Collettivo Treppenwitz
da L’amore ist nicht une chose for everybody (loving kills)
produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi/Emilia Romagna Teatro ERT/ Teatro Nazionale
Un concerto scenico dalla tragedia di Shakespeare, costruito attraversando le poche scene in cui Romeo e Giulietta sono insieme. Cinque quadri suonati nelle parole che Romeo dice a Giulietta e quelle che Giulietta dice a Romeo. Loro due soli.
Quella di Romeo e Giulietta è anche la tragedia dell’occasione dell’amore, la tragedia del futuro mancato, di quello che sarebbe stato consolante anche se fosse rimasto indefinito, o soltanto accennato, raccontato da altri, lasciato immaginare.
Romeo e Giulietta si portano dietro, da sempre, quella nostalgia che certe volte la vita riserva, alla fine, ci dispiace sempre che vada così; ci dispiace che la loro storia sia incapace di un’invenzione che ci regali un lieto fine; ci dispiace che somigli così tanto alla verità.
Guardando Romeo e Giulietta possiamo sentire e riconoscere quello che sentivamo alla loro età, ci immedesimiamo e l’unica tragedia diventa il tempo che passa e che ci allontana dai ragazzi che siamo stati, quando la bellezza dell’amore poteva intercettarci pure nel disincanto e l’unica condizione, adesso come allora, era di stare leggeri.